martedì 1 novembre 2011

Aymeric Peniguet de Stouz : la noblesse au Palais du Tau






Il est né , il y a 36 ans, à Saint-Quentin, il a vécu toute sa jeunesse à Villeneuve-Loubet et le voici Administrateur du Palais du Tau, des tours de la Cathédrale de Reims, du Château de la Motte-Tilly, dans l’Aube, et du Château de Bussy-Rabutin, en Côte-d’Or.

Son parcours après des etudes à Sciences Politiques:

Premiers pas dans la politique, en tant que chargé de mission au Cabinet de Jack Lang, alors Ministre de l’Education Nationale, puis avec Luc Ferry pour une mission sur les arts à l’école, avant de devenir l’assistant parlementaire, à nouveau de Jack Lang, Député du Nord-Pas-de-Calais, une rencontre qui va le marquer.

« De Jack Lang, je tiens peut-être la curiosité et l’ouverture au Monde. C’est un homme intellectuellement à l’affût de tout. Il s’intéresse à tous les mouvements artistiques, anciens et contemporains. Aujourd’hui encore, je me tiens au courant de ce qu’il fait, toujours avec cet engagement sincère qui le caractérise… ».

En 2007, adieu ou au revoir la politique, Aymeric Peniguet de Stoutz est délégué au développement culturel et chargé de mission auprès de la Directrice du Domaine régional de Chaumont-sur-Loire, un poste qu’il occupe trois ans avant d’arriver au Palais du Tau, fin 2010.

Il est à la tête d’un des 97 monuments nationaux gérés par l’Etat.
L’Etat est propriétaire de tout l’édifice dont le Clergé est affectataire, les parties hautes font partie d’un circuit de visite à part, directement géré par les Monuments nationaux. C’est ça la bonne intelligence entre le Clergé et l’Etat.

La mission première de l’Administrateur est l’ouverture au public, à tous les publics et au plus grand nombre.
Ouvrir un monument, des connaissances et des collections, avec une accessibilité rendue enfin possible aux personnes à mobilité réduite.
En toile de fond, il faut imaginer toute l’ingénierie et les pôles d’expertise du Centre des Monuments Nationaux au service des 97 édifices gérés dans toute la France.

« Mon travail consiste aussi à faire savoir que le Palais du Tau est ouvert à tous et que tous peuvent être intéressés. Je dois persuader ce public qui pense que la culture n’est pas pour lui. Le Palais du Tau, c’est à la fois le patrimoine de Reims, de la France, et évidemment de l’humanité depuis le classement de l’UNESCO. Le Palais du Tau est l’histoire et aussi des histoires à raconter au travers de collections, d’expositions ou d’autres manifestations. L’histoire nous raconte des histoires, voilà ma conviction et mon travail ici ».

Faut-il insister sur le fait que le Tau est le complément indispensable à la visite de la Cathédrale ? Que la statuaire d’origine de la Cathédrale est bien là, à hauteur d’homme ?
Elle est là la véritable émotion historique et esthétique, ne serait-ce qu’au travers des collections des sacres des rois, ensemble unique en France.

Le nouveau administrateur ouvre grand les portes du Palais du Tau, il accueille avec le sourire.
Avec lui, la techno est entrée au Palais et bientôt un restaurant va s’y installer. Aymeric Peniguet de Stoutz vit sa vocation avec passion, sérieux et sérénité et il a des projets d’envergure(créer des synergies entre Reims et Saint-Denis, par exemple).

Il porte son patronyme avec un sourire radieux : « Je viens de la noblesse d’épée de l’ancien régime, d’un aïeul originaire de Rhénanie, appartenant au régiment de Nassau, anobli par Louis XVI en 1786 ».

domenica 23 ottobre 2011

Ottobre a Capri



Capri, il mito fatto isola, è una destinazione adatta per un week end autunnale fuori porta.

A dispetto dell’estate ormai passata, non è tardi per la femme fatale del Golfo di Napoli, da cui dista 17 miglia marine, che regala un clima mite per lo più tutto l’anno.

Se da un lato bisogna rinunciare al pienone di jet set e alla possibilità di incrociare volti noti e meno noti, dall’altra settembre e ottobre investono l’isola di una nuova luce svelandone aspetti meno conosciuti dei modaioli ma non meno accattivanti.

Perché la principessa di “sangue blu” a vista dalla penisola sorrentina, e l’unica tra le “sorelle” di origine calcarea e non vulcanica, anche se sempre a tempo con i tempi è una che di storia alle spalle ne ha parecchia, a partire dal nome di origine latina (capraeae, capre).
E’ più semplice lontani dal caos del clou dell’estate ripercorrere le sue tappe e scoprire quanto ancora conserva del suo lungo passato. Verde, fiorita, baciata dal sole e bagnata dal mare, Capri non passò inosservata già ai tempi dei greci e quindi dei romani, i cui imperatori la elessero a loro base: lo fece Augusto che per primo vi edificò una villa (il famoso Palazzo a Mare), e poi Tiberio e altri successori.

Probabilmente i romani già erano a conoscenza della Grotta Azzurra che, riscoperta nel ‘800 da due turisti stranieri, attrae orde di visitatori ogni anno.

Della residenza di Tiberio rimangono i ruderi dell’imponente Villa Jovis, sul promontorio orientale dell’isola di fronte Punta Campanella, estesa per più di 7mila mq con giardini, boschi e ninfei e importante simbolo dell’architettura romanica che ha sfruttato i diversi livelli del terreno per creare piani e terrazze a strapiombo sul mare.
Dagli antichi romani allo stile elegante della nobiltà ottocentesca - passando per saraceni, longobardi, normanni, angioini, aragonesi e spagnoli - delle tante ville che colorano l’isola come Casa Rossa del colonnello americano Mackoven e la “francese” Villa Lysis del Conte Fersen.

Il sole ancora caldo di certe giornate d’autunno è un invito allettante per una passeggiata tra la natura anacaprese, camminando lungo il sentiero che dall’Arco naturale conduce alla piazzetta, indiscussa protagonista delle lunghe notti estive. L’arco è una finestra sul mare modellata dall’acqua e dal vento, unico superstite di una grande grotta che si inoltrava nella montagna, da cui si arriva attraverso una scalinata alla Grotta Matermana, utilizzata dai romani come ninfeo.

Il percorso continua seguendo il sentiero panoramico che costeggia il mare e oltrepassando Villa Malaparte su Punta Massullo, il Belvedere di Tragara e quindi, prendendo l’omonima via che tra ville, alberghi e giardini, si arriva fino al centro (1h 30 m). Meno confusione più occasione per perdersi nei giochi della Grotta Azzurra senza dover “combattere” con il traffico di barche che entrano ed escono nello stretto anfratto, e godersi la tranquillità di Marina Grande nel disordine delle imbarcazioni tirate sulla spiaggia e di Marina Piccola, ai piedi del Monte Solaro, che ricorda uno dei tanti dipinti in cui è stata ritratta.

Proposta di viaggio
Per gli itinerari storico-culturali alla scoperta di Capri il resort 5* Punta Tragara è una buona base di partenza sia per la posizione, a picco sul mare di fronte i Faraglioni, che per il pacchetto speciale con visita guidata a Villa Jovis e passeggiata dal centro all’Arco naturale.

Inoltre, fino al 31 ottobre, il soggiorno di 3 notti prevede la terza notte in omaggio a partire da 500 euro (per 2 persone) e comprende prima colazione, cena di benvenuto al ristorante Monzù (bevande escluse) e 1 massaggio alla Unica spa. A 10 minuti dal centro Punta Tragara ha 44 stanze, spa e piscina riscaldata.www.hoteltragara.it

Londra : Bardot ritratta da Andy Warhol alla Galleria Gagosian



In mostra alla Gagosian Gallery di Londra i ritratti che Andy Warhol fece alla splendida attrice francese Brigitte Bardot, ancora oggi icona di stile e di bellezza.

Ha aperto i battenti il lunedì 10 ottobre 2011 e sarà visitabile fino al prossimo 12 novembre nelle sale della Gagosian Gallery (17-19 Davies Street; dal lunedì al sabato, 10h00 -18h00) la mostra “Warhol: Bardot”, una raccolta di emozionanti ritratti realizzati dall’artista statunitense a partire dal 1973, anno in cui la splendida attrice francese annunciò il suo ritiro dall’universo cinematografico.

Figura di spicco della Pop Art, Andy Warhol conobbe Brigitte Bardot al Festival del Cinema di Cannes nel 1967, ben 11 anni dopo il suo indimenticabile esordio nel film di Roger Vadim “E Dio creò la donna”, che la lanciò a livello internazionale come sex symbol. “… è stata una delle prime donne ad essere realmente moderna e a trattare gli uomini come oggetti d’amore, comprandoli e scaricandoli.
Adoro questa cosa.” Dichiarò l’artista a proposito di B.B.

Ai tempi in cui commissionò i suoi ritratti a Warhol, Brigitte Bardot era ormai un’icona della sensualità femminile, con quei suoi capelli biondi e fluenti, lo sguardo ardente e quell’inimitabile broncio capace di incarnare l’energia di uno spirito libero e l’allure sensuale che hanno sancito una nuova era.

L’artista, per realizzarli, si ispirò ad una fotografia scattata da Richard Avedon nel 1959 e vi applicò la stessa tecnica usata nei ritratti di Marilyn Monroe ed Elizabeth Taylor, un primo piano frontale e una palette di colori a contrasto, con vividi accenti su bocca e occhi

H&M si offre il lusso Versace!


Il lusso a portata di mano per le migliaia di fan dello stile Versace.

Il 17 novembre 2011 in 300 punti vendita H&M, colosso della moda low cost, arriverà l'attesissima collezione firmata Donatella Versace.

La linea della Medusa sarà dominata dai colori, dalle stampe, dalle greche, dai dettagli che hanno reso leggendaria la griffe.

Si tratterà di una linea sia maschile che femminile,arrichita da accessori per la casa.

Le collaborazioni tra il colosso svedese e le griffe di moda fino ad ora hanno riscosso successi incredibili, esaurendo le scorte spesso il giorno stesso dell'uscita.

File interminabili per accaparrarsi il pezzo cult, l'occasione rara di avere nel guardaroba un capo firmato a prezzi accessibili.

venerdì 30 settembre 2011

Coca Cola et les Daft Punk !


Les nouvelles bouteilles Coca-Cola se mettent à l’électro et s’habillent des casques du célèbre duo de DJs Daft Punk, formé par Thomas Bangalter et Guy-Manuel de Homem-Christo.

Une édition très limitée qui se pare d’or et d’argent avec des capsules inspirées des casques, sur lesquelles figurent leur nom : « Daft Punk ».
Elles seront disponibles dans des coffrets tout aussi beaux.
Le tout imaginé par les deux djs eux-mêmes.

Seuls 20 exemplaires de ces coffrets inédits seront disponibles.
Ils faudra donc se montrer très réactif pour remporter ce précieux objet.
Le concours débute le 30 septembre sur le site DaftCoke.com.

lunedì 26 settembre 2011

Les "célèbrités" de Reims


Personnages célèbres nés à Reims:
..j'ai choisi la Comtesse de Loynes, une petite remoise travaillant come ouvrière dans une maison de champagne devenue une demi mondaine parisienne

René Alexandre, acteur

Adolphe d'Archiac, géologue et paléontologiste

Jean-Baptiste Armonville, homme politique

Arthur Baligot de Beyne, diplomate
Émile Barau, artiste
Nicolas Bergier, historien
Jean Berque, artiste
Jackie Berroyer

Jean Baudrillard, philosophe et sociologue

Paul Bocquet, artiste
Jean-Baptiste Pierre Boudet, pharmacien
Jean-François Boulard, général
Eugène Bourgouin, artiste
Bernard Boussard, instituteur et historien (+ d'infos)
Andrée Brabant, actrice

Jean-Baptiste Brunet, général
Roger Caillois, écrivain
Robert Camelot, architecte
Général Carré, maréchal de camp

Hubert Martin Cazin, imprimeur
Gustave Louis Chaix d'Est-Ange, homme politique
Claire de Chandeneux, femme de lettres
Léon Chavalliaud, sculpteur
Louis de Chevigné, poète
Simon Clicquot-Blervache, économiste
Barbe-Nicole Clicquot-Ponsardin, surnommée Veuve Clicquot

Pascal Collasse, musicien


Jean-Baptiste Colbert, économiste

Guillaume Coquillard, chanoine
Remi Armand Coulvier-Gravier, astronome
Eugène Courmeaux, homme politique
Maurice Couve de Murville, homme politique
Marquis de Croissy, diplomate

Henri Dallier, organiste classique
Nicolas David, écrivain

Jules Denisot, journaliste
Louis Émile Dérodé, homme politique
Charles Desteuque dit l'Intrépide Vide-Bouteilles, critique dramatique

Laurent Détouche, peintre
Eugène Doyen, médecin
Jean-Baptiste Drouet d'Erlon, maréchal
Eugène Dupont, écrivain
Philippe Entremont, pianiste classique
Jean-Pierre Esteva, amiral

Nicolas Remi Favart d'Herbigny, général
Jean François Xavier Ferrand, homme politique
André Remi Féry, ingénieur
Hans Flodoart, philosophe

Flin des Oliviers, écrivain
Jean-Louis Forain, artiste
Paul Fort, écrivain
Foulquart, chroniqueur
Jacques Frémin, religieux
Bernard Fresson, acteur
Gabriel Gabrio, acteur
Alfred Gérard, industriel

Nicolas Eugène Géruzez, historien
Roger Gilbert-Lecomte, écrivain
Gilles Gobelin, tapissiers
Jean Goulin, médecin
Nicolas de Grigny, organiste
Élie Guillemart, journaliste
Maurice Halbwachs, sociologue

Philippe Henriot, homme politique
Charles Auguste Herbé, peintre
Jean François Jules Herbé, général
Paul Herbé, architecte
Jean Nicolas Houzeau-Muiron, chimiste

Eugène Alexandre Husson, général
Ernest Kalas, architecte
Fernand Labori, avocat
Louis Landouzy, médecin
Jean-Baptiste de La Salle, pédagogue
Achille Laviarde dit Achille Ier, roi d'Araucanie, monarche
Adolphe Leclère, acteur
Ernest Lefèvre, musicien
Maria Legault, actrice
Léo Lelièvre, compositeur
Achille Lemot, artiste
Jean-Marie Le Sidaner, écrivain
Simon-Nicolas-Henri Linguet, écrivain
Eugène Lion, archevêque

Lucien Loizeau, général
Jean Charles Loriquet, écrivain

Comtesse de Loynes, demi-mondaine

Paul Marchandeau, homme politique
Henri Marteau, violoniste
Olivier Métra, musicien
Pierre Minet, écrivain
La môme Moineau, chanteuse
André Morizet, homme politique
Robert Nanteuil, artiste
Hippolyte Nazet, écrivain
Pol Neveux, écrivain
Alexandre Noll, sculpteur
André Patureaux, résistant (site web)
Alphonse Périn, peintre
Lié Louis Périn, artiste
Ambroise Petit, musicien
Robert Pirès, footballeur
Noël-Antoine Pluche, naturaliste

Patrick Poivre d'Arvor, journaliste

Antoine-Rémy Polonceau, ingénieur
Maurice Prévost, aviateur
Nicolas Regnesson, artiste
Étienne Robert, musicien
Michel Robin, acteur
Nicolas Roland, bienheureux catholique
Léon Rothier, chanteur d'opéra
René de Saint-Marceaux, sculpteur
Jules de Saint-Pol, général
Pierre Schneiter, homme politique
Émile Senart, orientaliste
Adrien Sénéchal, peintre
Jean-Frantz Taittinger, homme politique
Jacques Tarbé de Saint-Hardouin, diplomate

Louis Théron, producteur
Tronsson-Ducoudray, avocat
Corneille Trumelet, militaire

Catherine Vautrin, femme politique
René Viellart, jurisconsulte

Raoul Villain, assassin de Jean Jaurès
François Warnier, aviateur

Jules Warnier, homme politique
Paul Wenz,

mercoledì 21 settembre 2011

Les enquêtes client mystère

Très développée en Amérique du Nord, l’enquête client-mystère, ou Mystery Shopping, se pratique de plus en plus en France auprès notamment des structures ayant beaucoup de points de contact avec leurs clients.
Qui n’a jamais entendu parler des fameux enquêteurs du guide Michelin, sillonnant depuis les années 30 les hôtels et restaurants de France pour les évaluer, en se faisant passer pour des clients “normaux” et ce, au moins jusqu’à la fin de leur repas ou de leur séjour.
Cette démarche, qui permet d’apprécier le service rendu du point du vue du client, est de plus en plus utilisée en France pour tester des points de contact avec la clientèle (magasins, agences, SAV...).

L'avis de l'expert

Charte internationale des études sociales et marketing

Facile à mettre en oeuvre, elle permet, si elle est bien pratiquée, d’obtenir rapidement une mesure fiable de la qualité de service et des informations précises qu’il est difficile d’obtenir dans le cadre des enquêtes de satisfaction classiques auprès de la clientèle (plus coûteuses, plus complexes et moins rapides à mettre en oeuvre). Universelle, elle se pratique aussi bien dans les secteurs marchands (banques, distribution, hôtellerie et restauration, services aux particuliers...) que dans les administrations et les services publics.

Préparation du protocole d’enquête

Si on essaye de le formaliser, l’objectif d’une enquête client-mystère est d’améliorer la qualité de service au client, en comparant ses performances réelles aux objectifs initiaux et aux normes de la profession.
La mesure effectuée dans les différents points de contact avec la clientèle permet d’évaluer le respect par chacun d’entre eux des normes et engagements de l’organisation.

En consolidant ces mesures unitaires, on obtient l’appréciation globale de la qualité de service offerte par l’organisation.
Généralement, cette appréciation porte sur une série de critères mesurables et identifiés comme des facteurs-clés dans la qualité de service et la satisfaction du client. Les pré-requis avant de lancer une enquête client-mystère consistent donc à :

1 - identifier clairement les critères à mesurer,

2 - avoir une vue précise des objectifs à atteindre en terme de qualité pour chacun de ces critères ; cette formalisation peut découler des objectifs du management et de l’étude de l’importance comparée des critères pour les clients (à travers une enquête préalable). Elle peut également se baser utilement sur des mesures réalisées chez les principaux concurrents (par enquêtes-mystère ou enquêtes-clients).

3 - faire connaître à l’organisation les critères et les objectifs visés en prenant les dispositions nécessaires pour permettre leur atteinte (formation des collaborateurs, équipements, amélioration des procédures...).

Concernant ce troisième point, il faut se garder de faire porter le test sur des points perçus comme évidents par le management mais jamais communiqués au terrain. Aussi, pour optimiser leur démarche et la placer dans une optique de progrès, beaucoup d’organisations commencent par définir une charte qualité, avec des engagements clairs et mesurables. Ces éléments sont transmis aux collaborateurs sur le terrain qui savent alors sur quoi ils seront évalués. Ainsi, il est possible, après le test, de faire valoir les écarts entre les objectifs et les performances effectives, pour définir les actions correctives nécessaires.

Déroulement de la mesure

La réalisation d’une enquête client-mystère implique le recours à des enquêteurs spécialement formés à l’évaluation objective des critères observés dans la relation de la structure évaluée avec ses clients. Ces enquêteurs doivent être capables de se faire passer pour des clients habituels et évaluer de manière discrète, les points à tester, selon un protocole établi et maîtrisé en tous points.
Toute erreur qui révèle le statut de l’enquêteur invalide, par définition, la mesure. Outre le naturel, la discrétion et la bonne connaissance des procédures qui doivent être employées par le personnel pour répondre aux clients, les enquêteurs-mystère doivent avoir une mémoire fidèle puisqu’ils auront le plus souvent à retranscrire les résultats de leurs observations après la visite du point de vente.

L’enquête peut démarrer avant l’arrivée sur le point de vente par un contact téléphonique, pendant lequel l’enquêteur note par exemple le temps de réponse, la formule de politesse lors du décrochage, le temps pour être mis en relation avec le bon interlocuteur (ex : rayon “Micro-Informatique”) et la qualité de la réponse apportée au problème posé (ex : “Je veux échanger un CD-Rom acheté la semaine dernière”).
L’enquêteur peut ensuite se rendre dans le magasin. L’analyse peut démarrer avant d’entrer dans le magasin par l’observation de l’environnement, du parking, de la signalétique, du confort d’accès au point de vente...
Dans le magasin, les éléments évalués concernent généralement la propreté, l’organisation des locaux, la signalétique interne, la disponibilité des vendeurs, leur présentation vestimentaire (tenue réglementaire, badge...), leur manière de traiter le client et de répondre à ses demandes...

Le questionnaire que l’enquêteur doit renseigner comporte les critères à tester.
Il s’agit le plus souvent d’une check-list de points.

Pour chaque point, l’enquêteur doit noter la conformité avec le résultat attendu (conforme/non conforme) ou indiquer son appréciation (échelle en n points ou note). Ce questionnaire peut être sur papier.
Dans ce cas, il convient, si l’enquêteur doit le remplir discrètement sur le point de vente, de prévoir un petit format sur un support rigide, pouvant tenir en largeur dans la paume de la main. Certaines sociétés font remplir le questionnaire directement sur micro-ordinateur.
Dans ce cas, l’enquêteur peut être muni d’un ultra-portable à stylet, facile à utiliser en toutes circonstances (Palm Pilot, Psion, machine sous Windows CE...).
Enfin, on peut envisager de faire saisir à l’enquêteur les résultats de ses observations sur un micro-ordinateur fixe ou portable pour les transmettre ensuite, en vue de leur consolidation. Cette saisie est souvent effectuée à partir d’un support papier préalable, sauf dans le cadre d’opérations exclusivement téléphoniques, pendant lesquelles l’enquêteur doit veiller à ne pas faire entendre à ses interlocuteurs qu’il est en train de taper en même temps sur son clavier.
Pour cela, il convient d’utiliser des casques téléphoniques de qualité, offrant une bonne atténuation des bruits environnants.

Résultats obtenus

Les mesures recueillies donnent lieu généralement à deux grands types d’analyses :

le traitement individuel des observations par point de contact et l’analyse statistique globale des observations. Le premier type de résultats a pour objectif de fournir pour chaque point de contact audité une restitution à la fois synthétique et analytique des observations. Ce type d’analyse, en principe “déconseillé” par la charte de l’ICC/Esomar (voir page suivante), se révèle pourtant indispensable à notre avis et est, de fait, très largement pratiqué.
Ses effets pervers (notamment la possibilité d’identifier les personnes responsables d’un dysfonctionnement) peuvent être évités si l’on inscrit son exploitation dans une démarche de progrès plutôt que dans une optique de sanction.

Pour que cette restitution soit possible dès la fin de la saisie des données, l’idéal est de prévoir dans la structure du questionnaire des éléments d’aide au diagnostic. Un logiciel comme Ethnos permet, par exemple, l’association de scores aux différentes modalités de chaque question (ex : Très satisfait = 100, Satisfait = 75...). Ces valeurs permettent la production, d’une part, d’une note pondérée synthétique par question mais aussi le calcul automatique d’une note par groupe d’items (ex : notes pour un secteur du magasin). Il est alors possible de combiner les critères de plusieurs manières différentes pour disposer de plusieurs éclairages simultanément. La synthèse se présente donc sous la forme d’un ensemble de notes calculées automatiquement. Pour permettre l’analyse des observations et la mise en évidence des dysfonctionnements éventuels et des actions correctives nécessaires, il convient également de disposer d’un traitement plus qualitatif des données.

Pour cela, Ethnos offre une fonction très intéressante :

l’association à chaque modalité de réponse de phrases-types pour reformuler en termes clairs le sens de l’observation et pour fournir automatiquement un diagnostic et une orientation corrective correspondante. Ainsi, à la question “Les vendeurs portent-ils un badge ?”, la réponse “Non” peut se voir associer la traduction “Les vendeurs ne portent pas de badge” et l’action “Rappeler aux vendeurs que le port du badge est obligatoire dans le cadre de notre charte qualité”. Ces fonctions permettent ainsi de générer automatiquement et dès la fin de l’enquête, un rapport automatique rédigé en termes clairs et opérationnels. Ce rapport peut combiner les éléments synthétiques numériques et l’analyse plus qualitative. D’ailleurs, il est possible que la seconde soit partiellement issue de la première (ex : si note calculée globale < 50/100, on peut donner certaines recommandations et orientations). Dans certains cas, le rapport ainsi généré peut être remis immédiatement au responsable du point de contact audité. L’analyse statistique globale s’apparente au traitement classique d’enquêtes. Elle s’attache à présenter la situation pour chaque critère mesuré dans l’ensemble du réseau ou dans un groupe de points de contact. On peut pour cela produire des tris à plat par item, un croisement des éléments observés par le moment de l’observation ou le type de point de contact. Là aussi, il peut être utile d’utiliser le scoring pour disposer de valeurs faciles à comparer entre items et entre individus statistiques. Dans ce but, le “tri pondéré croisé 1XN scoré” d’Ethnos offre, malgré son nom alambiqué, des résultats remarquables et très opérationnels. Les valeurs pondérées sont affichées pour le croisement de chaque catégorie (ex : type de point de vente) avec les différents items observés (ex : accueil, ...). Ce type d’informations peut donner lieu à des représentations graphiques remarquables de clarté. L’analyse statistique globale peut être fournie à chaque point de vente. Encore plus efficace, chaque rapport peut comporter une comparaison des performances individuelles avec les performances du réseau ou des n premiers. L’obtention automatique de ce benchmarking nécessite l’utilisation de logiciels d’enquêtes sophistiqués comme Ethnos.

L'avis de l'expert

Mlle NGUYEN, responsable des études du BHV pratique régulièrement les enquêtes client-mystère. Pour elle, “Cette technique est très utile dès lors que ces mesures s’intègrent dans une démarche d'ensemble de mesure de la qualité de service, intégrant les deux autres éléments indispensables que sont le baromètre qualité et l'analyse des réclamations. Le baromètre, réalisé à grande échelle, mesure la qualité de service telle qu’elle est perçue par les clients et les standards de qualité tels qu'ils les souhaitent. Le baromètre permet en outre de se mesurer à la concurrence. L'enquête client mystère, même si elle est réalisée sur une échelle beaucoup plus réduite, n'en est pas moins tout aussi significative. En effet, elle s'appuie de manière très normée sur la charte de qualité de service, et mesure le comportement des agents au regard de ces normes. Enfin, l'analyse des réclamations permet de mettre en évidence les éventuels dysfonctionnements au niveau des procédures de mise en oeuvre de la qualité. Les trois approches sont complémentaires et indissociables, et l'on constate lorsqu'on les met en oeuvre de manière combinée que leurs résultats se recoupent, offrant ainsi aux décideurs un tableau de bord qualité particulièrement fiable.”

La Charte Internationale des Etudes Sociales et Marketing

Règles du jeu des enquêtes client-mystère

La déontologie que les professionnels des enquêtes clients-mystères se doivent d’observer (en principe) est basée sur les recommandations de la charte internationale publiée par l’ICC/ESOMAR : the International Code of Marketing and Social Research Practice.

Les principes de cette charte sont énoncés ici et sur le site Internet de l’ESOMAR à l’adresse www.esomar.nl/guidelines.

1) Les enquêtes client-mystère doivent être conçues de manière à perturber le moins possible les organisations étudiées. Les enquêteurs doivent en particulier s’attacher à limiter les pertes de temps ou d’argent occasionnées par leurs entretiens.

2) Les individus interrogés ou observés ne doivent pas être identifiables à partir des résultats de l’enquête. Selon ce principe, les rapports de résultats portent sur une analyse globale des données : une analyse par site ou établissement est de fait susceptible de permettre une identification du personnel, dans la mesure où certaines responsabilités sont souvent assumées par une seule personne au moment de l’entretien.

3) Les entretiens ne peuvent pas être enregistrés, quel que soit le support, sauf si l’individu interrogé donne son accord préalable, et que l’enregistrement ne permette pas de l’identifier. Dans tous les cas, ces enregistrements sont interdits s’ils risquent de lever l’anonymat des intervenants.

4) L’analyste qui dresse un rapport de résultat peut demander à un individu l’autorisation de l’étudier personnellement, en l’identifiant, à des fins de recherche. Cette autorisation doit strictement limiter l’utilisation d’informations personnelles dans le cadre d’une recherche. Ces renseignements individuels peuvent être communiqués à un autre analyste, mais en aucun cas au client final de l’étude.

L’enquête client-mystère menée sur l’organisation du client

Des enquêtes peuvent être menés auprès des différents sites ou services du client avec son autorisation. Cette autorisation demandée à l’avance doit préciser le coût de ces enquêtes pour le client en termes de temps et de ressources. De plus, il est recommandé de prévenir les salariés du client qu’une enquête doit être menée, sans en préciser le calendrier ni le modus operandi. Le personnel doit être informé des objectifs de l’enquête et assuré de l’anonymat absolu de ces enquêtes. Lorsque l’employé subit une perte de rémunération à cause de l’enquête client-mystère, une perte de commission par exemple, une compensation doit être prévue pour remédier à cette perte.

L’enquête client-mystère menée sur des organisations indépendantes du client

Des accords de branche existent dans certains domaines de l’industrie pour autoriser les enquêtes clients-mystères entre concurrents, afin d’améliorer globalement la qualité des services proposés par l’ensemble de la profession. Lorsque de tels accords sont inexistants, il est capital de limiter au minimum les pertes de temps ou d’argent occasionnées lors de chaque entretien. Ces seuils minimum varient selon la branche d’industrie ou de services et le pays, et concernent en général le rapport entre les temps consacrés à l’observation et à l’entretien. Une simple observation du fonctionnement est considérée comme inoffensive en termes de coûts pour l’organisation, dans la mesure où elle ne gêne pas son fonctionnement habituel. Les entretiens limités à 2 ou 3 minutes sont tolérés en général, ainsi que ceux pour lesquels un achat est effectué d’un montant suffisant par rapport à la durée de l’entretien et aux opérations induites pour l’organisation (courriers, brochures, ...). Dans les cas où aucune règle pratique n’a été mise en place, on considère que les limites à ne pas dépasser sont de 10 minutes dans l’industrie et le commerce de biens manufacturés (sauf automobile), et de 15 à 20 minutes dans le secteur tertiaire. Les enquêtes client-mystère menées auprès de personnes à leur compte, pour lesquelles le temps et les efforts fournis lors de l’entretien se traduisent directement par une perte de rémunération, doivent donner lieu à un remboursement proportionnel à cette perte, selon la profession.

lunedì 19 settembre 2011

La Street Art à Reims





Un nouveau cabinet d'avocats en plein cœur de Reims va créer l'evénement...

L'endroit correspond parfaitement à l'esprit du Street art : un lieu insolite accessible au grand public tout en étant un peu fermé…de quoi mettre en avant de manière originale ce mouvement artistique contemporain qui englobe diverses méthodes telles que le graffiti, le graffiti au pochoir, les stickers, les posters, la projection vidéo, les installations de lumière, la céramique…
Jef Aérosol de Beaubourg à Reims

C'est rue du Clou dans le fer à Reims, que va être présentée du 26 septembre au 16 octobre l'une des plus grandes expositions d'art street jamais réalisées en France.

Les œuvres de quatorze artistes seront présentées avec en tête d'affiche Jef Aérosol.
Son nom est une des références du street art en France avec notamment comme dernière performance une fresque murale réalisée à Beaubourg à Paris.

A ses côtés des noms tels Jana & JS, Jérôme Mesnager, Thierry Rasine, Ani, Artiste ouvrier, Mosko et associé, Willy Shaw, Jarry, Piotr Bardony, Tykoczinski, Gérard Faure, Aline Eichner ou Raphaëlle Boutié.

Au total près de 140 œuvres presentées par les artistes, dont beaucoup ont été réalisées pour l'occasion.
Toutes ne seront pas forcément présentées au même moment ce qui permettra de renouveler l'exposition au fil des jours.


Exposition 16 rue du Clou dans le fer à Reims, du 26 septembre au 16 octobre.

venerdì 16 settembre 2011

Les "Journées"à Reims









Reims,16,17 et 18 septembre 2011
Journées Européennes du Patrimoine

Rendez-vous incontournable de la rentrée,les Journées Européennes du Patrimoine s’affichent cette année sur le thème du Voyage.

Les festivités du 800e anniversaire de la Cathédrale Notre-Dame ont honoré la mémoire des Bâtisseurs du patrimoine rémois.
Durant le week-end des 17 et 18 septembre,la Ville de Reims et ses partenaires proposent de (re)découvrir 40 monuments et sites patrimoniaux.
De nombreuses visites, gratuites,permettront une fois encore,aux Rémois de s’approprier leur patrimoine pour transmettre aux générations futures cet héritage.

Quelques temps forts exceptionnels pour l’édition 2011:
une soirée d’ouverture,vendredi 16 septembre,aux jardins du Cryptoportique,des visites de la Gare de Reims Centre labellisée « Patrimoine XXe siècle »,des visites du chantier des Halles et des fouilles archéologiques du Boulingrin ainsi que de nombreuses animations autour de la Cathédrale dont « Rêve de Couleurs ».

Vendredi 16 septembre:
Soirée de lancement aux jardins du Cryptoportique
La Ville de Reims propose cette année une soirée exceptionnelle d’ouverture,dès le vendredi à partir de 19 h 30,dans les Jardins du Cryptoportique.
L’invitation au voyage prendra tout son sens avec des dégustations d’ici et d’ailleurs,voyage culinaire,offert au public rémois par six commerçants partenaires:
Aux Délices de Saint-Anne,Dynastie Min,Epicerie Alsacienne,Il Fanano,La Case à Pain,Sushi Shop.
Cette forme originale de mécénat de proximité est défendue par la Ville de Reims avec la création du label « J’aime,J’anime ».
Deux concerts rythmeront la soirée:
Le Quintet de Cuivres de l’Opéra proposera à 20 h un voyage en musique sur des airs classiques,de jazz et de comédies musicales. Le quatuor Latcho Drom clôturera cette soirée,à partir de 22 h.

Moment fort:
La projection (à 21 h) de « Notre-Dame de Reims,la cathédrale qui sourit à .la vie »invitera le public à découvrir l’intérieur de cet édifice sous des angles originaux.
En effet,le réalisateur Horst Brandenburg a installé sa caméra sur un mini dirigeable.

La Gare de Reims Centre,labellisée « patrimoine 20e siècle »
Avant cette soirée,les regards convergeront vers la Halle des voyageurs de la gare de Reims Centre. En effet,reconnaissant son intérêt architectural et urbain,le Ministère de la Culture et de la Communication lui a décerné le label « patrimoine 20e siècle ». Les journées du patrimoine seront l’occasion idéale de procéder à l’inauguration d’un tel label (vendredi à 15 h).

La SNCF prolonge ici son engagement aux côtés de la Ville de Reims après le 800e anniversaire de la Cathédrale.
Elle apporte son soutien aux Journées Européennes du Patrimoine à plusieurs niveaux:notamment un soutien en communication pour augmenter la visibilité de l’événement.
Elle participe à la démarche d’élargissement du public sur les Journées du Patrimoine avec une tarification promotionnelle sur les lignes TER de Champagne-Ardenne qui invite les habitants de la région à venir découvrir ou redécouvrir la Ville de Reims et son Patrimoine.
La gare de Reims Centre s’ouvrira largement pour des visites commentées par l’équipe SNCF.
A ne pas manquer:le stand de tir situé sous le hall voyageurs et la salle des archives ayant servi d’abri durant les conflits.
Une exposition photographique proposera quant à elle de voyager de gare en gare,dans toute la région.
Le spectacle sera également sur le parvis avec « les Vadrouilles »,courtes scènes de cirque contemporain proposées par le collectif rémois AOC,samedi 17 septembre à 14 h et dimanche 18 à 14 h 30 et 16 h 30.

La Cathédrale Notre-Dame,patrimoine mondial et rémois

Reims célèbre en 2011,le 800e anniversaire de la Cathédrale Notre-Dame.
Durant les Journées Européennes du Patrimoine,les propositions ne manqueront pas autour de ce chef d’?uvre de l’art gothique:Visites commentées,visite thématique « les couleurs de la Cathédrale »,visite des parties hautes,exposition,concerts,animations avec la cage à écureuil,cette fameuse grue médiévale.
Moment incontournable du week-end consacré au Patrimoine,le spectacle « Rêve de Couleurs »à voir ou à revoir. Cette mise en couleurs exceptionnelle de la Cathédrale est proposée en septembre,du jeudi au dimanche,à partir de 21 h pour 2 séances identiques de 25 minutes suivies de 20 minutes de polychromie fixe.

Les Halles,Le Boulingrin
Classées au titre des Monuments Historiques en 1990 et sauvées de la destruction, les Halles sont en cours de rénovation.
Avant leur ouverture en septembre 2012,les Journées du Patrimoine permettent de réaliser l’ampleur des travaux entrepris.
Le public découvrira le chantier et les techniques très pointues utilisées pour rénover la voûte en béton de ce bâtiment conçu par Maigrot en 1923 et construit par Freyssinet.
Des fouilles archéologiques,menées au printemps 2011 ont mis à jour les vestiges de la porte de Mars médiévale et de sa barbacane.
Ils appartenaient à un ensemble défensif de la ville érigé à partir du XIIIe siècle. Les visites organisées par les archéologues du service archéologie de Reims Métropole,les 17 et 18 septembre,seront une des dernières occasions de les découvrir.
En effet,ces vestiges seront recouverts avant la fin de l’année et ne seront dégagés que lors de fouilles préalables à la construction du nouveau Musée des Beaux-arts.

De nombreux sites connus ou méconnus à (re)découvrir gratuitement
Les 17 et 18 septembre,le public pourra visiter une quarantaine de sites rémois accessibles gratuitement.

Le thème du voyage décliné cette année pour les Journées internationales du Patrimoine permet aux partenaires rémois de mettre en valeur certaines facettes de leur patrimoine:

voyages dans le temps,avec la visite des vestiges des remparts à la Butte St Nicaise,la découverte de la ville à pied « Art déco côté rue »ou en bus « Les chemins de la paix »;
voyage dans l’espace avec le planétarium ;
voyage maritime avec le Musée Saint-Remi et des maquettes d’arsenal,de frégate et de brick ;
voyages en terres inconnues,avec des conférences sur l’explorateur Jacques Marquette à l’Ancien Collège des Jésuites ;
voyage au Chili des années 70:De récents travaux dans la salle Jean-Jaurès,de la Maison des Syndicats ont permis de redécouvrir un ?papelógrafo? de la Brigade Salvador Allende,daté de 1977.
Témoignage des échanges interculturels et de la solidarité des Rémois envers les peuples opprimés,cette ?uvre picturale originale a été réalisée au cours d’une manifestation de soutien au peuple chilien à la Maison de la Culture de Reims et co-organisée avec les organisations syndicales ;
La médiathèque Jean Falala et le réseau des Bibliothèques municipales proposent Carnets de Reims:Le regard d’artistes qui ont sillonné Reims durant plus de 6 mois pour en livrer une vision inédite ;
Bien d’autres voyages dans le patrimoine rémois permettront à chacun de s’en imprégner pour mieux le léguer aux générations futures.

Programme complet:
http://www.ville-reims.fr/fileadmin/documents/Agenda_Actualites/ProgJourneePatri2011.pdf

Accessibilité des sites et visite spécifique
Le programme réalisé à l’occasion des Journées Européennes du Patrimoine recense l’offre rémoise sur ce week-end.
L’accessibilité des édifices y est clairement mentionnée afin que chacun puisse profiter dans les meilleures conditions de cette (re)découverte du patrimoine rémois.
Une visite spécifique de l’Opéra de Reims,destinée aux personnes souffrant d’un handicap visuel,est programmée samedi à 14 h. (sur inscription au 03.26.50.31.04).

Des visites guidées « tout public »seront proposées dimanche.
Site Internet
www.reims.fr

Les fouilles menées dans le cadre du réaménagement de la place Boulingrin, ont permis de mettre à jour des vestiges de la porte de Mars mais dans sa version médiévale cette fois et non romaine. Le chantier de ces fouilles archéologiques sera ouvert à la visite avant d’être à nouveaux enfouis en novembre. Le chantier de rénovation des Halles Boulingrin sera aussi ouvert au public samedi et dimanche de 10 à 18 heures, un an avant sa réouverture. Gratuit. Samedi et dimanche de 10 heures à 12 h 30 et de14 à 17 heures.

La synagogue de Reims (49 rue Clovis) offre un voyage oriental avec son architecture néo-bizantine. Elle ouvre sa décoration orientaliste à tous par le biais de visites guidées gratuites, dimanche de 10 à 12 heures et de 14 à 18 heures.

Cité majeure du courant Arts Déco, Reims offre quelques joyaux comme la Villa Douce, hôtel particulier construit en 1932, unique par son remarquable auditorium. Visite guidée et gratuite,
9 boulevard de la Paix, samedi et dimanche de 14 à 18 heures.

giovedì 15 settembre 2011

Journées du patrimoine : l'Hotel De Talleyrand à Paris



L'Hôtel de Talleyrand, un lieu historique au coeur de Paris

A découvrir pour la première fois l’étage noble de l’Hôtel de Talleyrand, situé dans le 1er arrondissement de Paris, à l’angle de la place de la Concorde.

En parcourant ces lieux historiques, les visiteurs mettent leurs pas dans ceux d’empereurs, de rois, de femmes et d'hommes politiques et d'ambassadeurs du monde entier, qui les ont fréquentés durant une période de près de deux siècles.

Un regard sur l’architecture de l’édifice et sur le rôle joué par ses occupants durant les 240 dernières années renforce le sentiment qu’il ne s'agit pas de n'importe quel bâtiment, mais d'un lieu destiné à servir de cadre à des événements historiques importants.



L’Hôtel de Talleyrand, de style néo-classique, fut édifié pour le comte de Saint-Florentin entre 1767 et 1769 par Ange-Jacques Gabriel et Jean-François-Thérèse Chalgrin, architectes du roi Louis XV, avec l’aide des artisans français les plus talentueux du 18e siècle.

Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord acquit l'hôtel en 1812 et y vécut jusqu'à sa mort en 1838.
C’est là qu’il reçut en 1814 le tsar Alexandre Ier de Russie, le roi de Prusse Frédéric-Guillaume III et le duc de Wellington pour négocier la paix en Europe et la restauration de la monarchie en France.

La famille Rothschild fut ensuite propriétaire du monument pendant plus d’un siècle.



Après la Seconde Guerre mondiale, le Département d'Etat des Etats-Unis d'Amérique loua, puis acheta en 1950, le bâtiment à la famille Rothschild pour y installer le siège de l'administration du Plan Marshall pour la relance économique de l'Europe (1947-1952).

L’Hôtel de Talleyrand abrite désormais le Centre George C. Marshall. Dix pièces ont été restaurées pour créer un espace de conférence, de réunions et de réceptions. Trois pièces sont également consacrées à une exposition permanente commémorant le travail et l'engagement des Européens et des Américains pour mener à bien le Plan Marshall. Ainsi, l'Hôtel de Talleyrand, inscrit aux Monuments Historiques le 12 février 1925, entre dans une nouvelle ère de son histoire internationale et culturelle.

L'Hôtel de Talleyrand sur le programme des Journées européennes du patrimoine : www.journeesdupatrimoine.culture.fr

sabato 10 settembre 2011

clafoutis aux raisins




une recette de saison..et un pretexte pour ouvrir mon blog ! :)

Ingrédients
500 g de gros raisin noir
4 oeufs
60 g de beurre
100 g de farine
150 g de sucre en poudre
1/2 sachet de levure chimique
5 cl de rhum
12,5 cl de lait
sel
Recette
Lavez, égrappez, séchez le raisin. Séparez les blancs des jaunes d'oeufs. Faites fondre 50 g de beurre. Beurrez le plat avec le reste. Allumez le four à 180° (th. 6).

Dans un saladier, mélangez la farine, le sucre, une pincée de sel et la levure. Creusez une fontaine, versez les jaunes, le beurre fondu et le rhum. Délayez le tout à la spatule, en ajoutant le lait peu à peu. Dans un bol, battez les blancs en neige ferme, incorporez-les délicatement à la pâte. Versez la préparation dans le plat beurré.
Répartissez les grains de raisin sur le dessus. Enfournez à 150° (th. 5) pendant 45 min.

Astuce !
Une variante intéressante du clafoutis. A servir tiède ou froid. Dans ce dernier cas, saupoudrez de sucre glace.

lunedì 8 agosto 2011

Crostata alla ricotta alle 3 farine



....alla farina di farro, di riso e fioretto..e anche un pizzico di farina di mandorle!!

Ecco qui una ricetta simpatica, trovata sul web e proposta da un ragazzo !

Ottima crostata, alternativa salutare alla classica crostata di frutta.

Il farro è versatilissimo in cucina,ci si possono preparare minestre, pasta, biscotti e torte salate. Ha una minor quantita` di glutine del grano e poteri tonificanti per fegato e cistifellea.Viene consigliato per i problemi di stipsi, perchè e` ricchissimo di fibre insolubili.



Ingredienti:
150 g di farina di farro
50 g di farina fioretto (farina di mais macinata finissima)
50 g di farina di riso
1 pizzico di sale
80 g di zucchero integrale di canna
50g di malto di riso
60 g di olio di mais
30 g di di farina di mandorle
1 limone grattugiato
150 g di marmellata di limone
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
succo di mela (pochi cucchiai)





La preparazione:

Lavorate tutti gli ingredienti eimpastateli fino a formare una palla.

Attenzione al succo di mela: aggiungetelo poco alla volta perchè se l’impasto risultasse troppo morbido dovrete rimediare aggiungendo altra farina.

Riponete la palla in frigorifero per 1/2 ora, al termine della quale potrete tirarla con il mattarello a 1 cm dispessore.

Stendetela nella teglia foderata con cartada forno.

Bucherellate con i rebbi di una forchetta e farcitela con la marmellata (tanta se vi piace ricca, pochi cucchiai se ne desiderate solo un velo).

Infornate e cuocete in forno preriscaldatoa 180 gradi per 30-45 minuti.
La mia amica Tatiana l’ha riempita con ricotta e cioccolato fondente…. Fresca da frigorifero è un dessert estivo fantastico!

George Clooney ha trovato una nuova fiamma ..sportiva


George Clooney non perde tempo e a poco più di un mese dalla fine della relazione con Elisabetta Canalis ha già trovato una nuova fiamma.

Missione non certo impossibile per un sex symbol come lui!

La nuova fiamma è lontana da cinema, tv o moda.
Arriva dal mondo dello sport, quello più aggressivo e selvaggio: si tratta della wrestler Stacy Keibler.

Stacy ,31 anni, è talmente formosa e atletica che non ha nulla da invidiare alle ex di George Clooney e, forte di una fluente chioma bionda, ha tutte le carte in regola per ricoprire il ruolo della sexy fatale.

Molte persone nutrono dubbi sulla veridicità di questa storia (si parla di un nuovo “amore a tempo” proprio come è accaduto con Elisabetta) ma secondo i soliti insiders dalla lingua lunga i due stanno facendo davvero sul serio, tanto da aver già trascorso dei giorni assieme in tutta intimità nella villa di Laglio.
In ogni caso, che sia o no vero amore, é improbabile che Stacy possa fare compagnia a George Clooney sugli imminenti red carpet, in primis quello della Mostra del Cinema di Venezia.

venerdì 15 luglio 2011

sabato 2 luglio 2011

Le sorbet Ispahan de Pierre Hermé : le must de la fraîcheur parfumée


Une glace : le Sorbet Ispahan de Pierre Hermé
C'est à grandes bouchées glacées parfumées à la rose, framboise et litchi signées Pierre Hermé que j'affronte les températures caniculaires.
Et j'adore !

Sorbet Ispahan à la boutique Pierre Hermé - Prix : 6,60 euros.
www.pierreherme.com