venerdì 26 dicembre 2008

Il biglietto d'auguri di Britney Spears


La carte de vœux de Britney

La chanteuse ne déroge pas à la tradition des vœux et a envoyé à ses proches une carte sur laquelle elle pose avec ses fils devant le sapin.

Si le tableau semble kitsch au possible, le résultat est plutôt amusant, surtout le cliché où elle affuble Jayden James et Sean Preston de ses lunettes.

Sarah Palin pour PETA


Balancez des boules de neige sur
Sarah Palin pour sauver les animaux...
Fatigués de balancer des chaussures à la tête de George Bush?

Essayez les boules de neiges sur Sarah Palin.

Le petit jeu en flash a été mis en ligne pendant les vacances par PETA (un organisme qui défend les droits des animaux).

PETA entend ainsi s’attaquer «aux célèbres ennemis des animaux». Sur leur liste noire: Madonna, les «trollsen twins» (les jumelles Ashley et Mary-Kate) qui s’affichent parfois avec de la fourrure, le défunt Charlton Heston, ou donc Sarah Palin, qui ne dit jamais non à une petite partie de chasse au caribou par -10°.

De prime abord, rien de bien méchant (on est dans le domaine de la parodie cartoon, avec une Palin en bikini et manteau de fourrure).

Sauf qu’on s’échange coup pour coup entre le camp de la gouverneure de l’Alaska et l’organisation.

«Retirez le jeu ou on se retrouve au tribunal»

Mardi, PETA publie un billet sur son blog expliquant avoir reçu un coup de fil d’une personne disant faire partie de l’équipe Palin, menaçant de les poursuivre en justice si le jeu n’était pas retiré illico. D’après Politico, alors que PETA demandait le nom de l’interlocuteur, ce dernier a raccroché sur un «vous lirez mon nom sur l’acte d’accusation».

Sauf que voilà, le camp Palin jure que personne n’a décroché son téléphone, et relève qu’il peut s’agir d’un canular de n’importe qui. S’en suit un échange de mails pas vraiment civil.

Le dir’ com de l’ex-candidate le jure, Sarah Palin «se fiche» des boules de neige. «On sait qu’on est une cible facile, ça fait partie du jeu».

lunedì 22 dicembre 2008

Anne ..Magnifique!!

Davvero ..magnifique!!
Bravo Lancôme!!

USB e fantasia


Scodinzola, balla e... diffonde musica: basta collegarlo tramite un jack a lettori CD, MP3, computer.
Ma va educato: e se gli tiri la coda?
Si arrabbia sì, però non morde. http://www.hasbro.com/

Fantasia alla consolle!!
Che si tratti di chiavette, penne o memorie di massa portatile - chiamatele come più vi piace -, amplificatori, webcam oppure oggetti dall’uso non ben identificato, l’unica cosa di cui si ha bisogno per soddisfare quell’irrefrenabile voglia di decorare la scrivania con gadget utili&futili ma tanto, tanto carini è una comunissima porta USB...

Scoprire Milano con Rachele


La Milano della moda, la Milano del design.

La Milano delle feste e del superlusso. La Milano della corsa contro il tempo.
La Milano della tecnologia e della creatività.

“A Milano, la città che amo, dedico le mie foto: riflesso di un’atmosfera metropolitana silenziosa, tranquilla, vera. Un momento in cui la nostra città si ferma per lasciarsi osservare, scoprire, immaginare…”
Parole di Rachele Conti, 17 anni, studentessa milanese del Liceo Artistico Meucci di Milano. Giovanissima e appassionata di fotografia, Rachele ha iniziato la sua avventura artistica immortalando l’anima di una “Milano che sogna, che non ha rumori.
Che agisce silenziosa in una quiete eterna”.


In anteprima, su http://www.elle.it/, una doppia gallery di immagini con gli scatti milanesi di Rachele, per vivere la moderna magia di una città elegante, veloce ed espressiva.

La Perla per Natale



Per Natale un'idea di regalo glamour e portafortuna : la lingerie rossa..



Foto Collezione "DESIRE"
Allure vintage per la piuma ricamata su tulle trasparente, leitmotiv grafico dall'impatto leggero e ricercato, che reinterpreta un design tratto dall'archivio storico de La Perla.

Un omaggio discreto a uno dei feticci di stile della diva, reso ancor più sofisticato dagli inserti in raso di seta e dai delicati giochi di trasparenze che regalano un tocco di peccaminosa leggerezza a tutti i capi della collezione.

Per la palette cromatica, il nero ed un inedito acciaio accompagnano tocchi di intenso rosso rubino.

Per natale io punto sul rosso e il nero!


Uno stile red & black.
Per il pranzo natalizio, io punto su un outfit elegante e superluminoso, all’insegna di tessuti lucidi nel colore delle feste, accessori vinilici e scarpe à la garçonne.
Un giacchino aderente in fresco di lana, Mauro Grifoni (179 euro), da portare con una maglia leggera in seta e cashmere, P.a.r.o.s.h. (55 euro) e una gonna a balze superfemminili, Blugirl (88 euro).
Tocco di classe con un una coppia di accessori trendy, come le stringate in cuoio dalla punta affusolata, Emanuela Passeri (138 euro) e la maxipochette con laccio in vernice, Vi Vi Vee (34 euro).
Tutto dal catalogo YOOX.COM.
Foto : grintosa e supertrendy con il minitailleur rosso fuoco, da portare abbinato ad accessori neutri, DKNY autunno/inverno 08-09.

Fragonard à Besançon


Besançon possède la plus importante collection d’oeuvres de Fragonard en France.

Cet ensemble exceptionnel de plus d’une centaine de dessins et peintures, Besançon la doit à Pierre-Adrien Pâris (Besançon, 1745-1819), architecte de Louis XVI et grand collectionneur qui, à sa mort, fit don de ses richesses à sa ville natale.


Parmi ce fonds de tout premier ordre, composé essentiellement de dessins, le public pourra admirer une magnifique et célébrissime suite de dix sanguines de la villa d’Este à Tivoli, chefs-d’oeuvre de l’art du dessin au XVIIIe siècle.

domenica 21 dicembre 2008

300.000 € per un albero di Natale!


Palermo: polemica per un albero di Natale costato 300mila euro!
E' polemica a Palermo per la decisione del sindaco Diego Cammarata di impegnare 300 mila euro per la collocazione di un albero di natale in piazza Politeama.

Critiche arrivano dal Pd e dall'Mpa.

"Una decisione che lascia sgomenti. Mentre le famiglie affrontano le festività tirando la cinghia, il Sindaco getta il denaro pubblico", dice Alessandra Siragusa, parlamentare del Partito Democratico.

"Non condividiamo la scelta del sindaco di impegnare questi soldi per addobbare a festa la città mentre le difficoltà delle famiglie e la crisi economica soffocano Palermo", aggiunge il capogruppo Movimento per l'Autonomia al comune di Palermo

L'albero di Natale nemico del pianeta


Global warming, inquinamento, costi del petrolio, energie rinnovabili, sono locuzioni che troviamo ormai familiari.

L'ecologia è un tema che, per fortuna, sta diventando fondamentale nell'agenda politica dei paesi di tutto il mondo.
Ogni giorno ognuno di noi dovrebbe contribuire nel suo piccolo a diminuire gli sprechi per salvare la Terra.

Il nostro impegno deve necessariamente passare anche per una particolare attenzione per il risparmio energetico, in grado di garantire un futuro al nostro pianeta e alle sue specie viventi. E allora eliminiamo lo stand-by degli elettrodomestici, usiamo più spesso i mezzi pubblici, impiantiamo pannelli fotovoltaici.
Non basta.

Perché in questo periodo anche l'albero di Natale può diventare un nemico del pianeta.
Se fino a poco tempo fa, infatti, gli ecologisti ci spingevano ad acquistare alberi finti in modo da bloccare la deforestazione e salvare piante che sono fondamentali per l'assorbimento di Co2, adesso invece ci sconsigliano di optare per gli alberi in PVC, materiale i cui costi di smaltimento sono altissimi.
Dunque la cosa ideale per avere un Natale “più buono” anche per l'ambiente sarebbe quella di acquistare alberi veri curandone particolarmente le radici, in modo che sia possibile ripiantarli una volta finite le feste.

In questo modo, garantendo la sopravvivenza dell'albero, si tutelerà la vita della pianta così come quella del pianeta, e si ridurranno le quantità di materiali artificiali da smaltire.
D'altra parte, però, c'è sempre chi dissente, argomentando che dopotutto, gli alberi artificiali garantiscono una durata decennale che comporta un minore investimento economico per le famiglie ed evita disboscamenti e maltrattamenti agli alberi, che in ambiente chiuso si seccano perdendo rami e aghi.

Fra 9 mesi arriva la nuova Porche




Fra nove mesi nascerà la nuova ammiraglia
Porsche, la Panamera, praticamente come
una gravidanza e, in effetti, l'attesa e' simile
a quella per una nuova vita, perche' la
Porsche Panamera non giunge certo per passare
inosservata.


La casa automobilistica tedesca ha diffuso le prime
foto del suo gioiello.

La Porsche Panamera colpisce prima di tutto per le sue dimensioni e per il profilo aerodinamico. Lunga 4,97 metri, larga 1,93 e alta 1,41, la Panamera ricorda le curve morbide della 911, soprattutto nella parte anteriore.
Le linee aerodinamiche sono molto allungate e si slanciano fino al posteriore, con i proiettori che seguono il profilo del portellone.

Grande e potente, la Panamera si colloca contemporaneamente nel mercato delle supersportive ed in quello delle berline di lusso, grazie ai quattro posti effettivi per adulti e ad un bagagliaio da 450 litri di capienza.

Sotto il cofano, un V6 aspirato da circa 300 cavalli, oppure un V8, aspirato o turbo, da 400 e 500 cavalli.Sportivita', interni spaziosi e comfort si coniugano alla perfezione in questa vettura, che la Porsche produrra' in 20.000 unita' all'anno nello stabilimento di Leipzig, lo stesso della Cayenne e della Carrera GT. Smentite le voci di possibili collaborazioni con altri costruttori per limitare i costi; l'ammiraglia dovra' essere una Porsche "pura".

mercoledì 17 dicembre 2008

Le bon CV

Internet oblige, les recruteurs reçoivent de plus en plus de candidatures en réponse à une annonce, parfois même plusieurs centaines.
Résultat, ils doivent les traiter avec davantage de rapidité, surtout dans les secteurs où l’on s’arrache les bons profils.
Suivons le parcours de votre CV une fois entre leurs mains.
Un coup d’œil rapide, et son sort est scellé
Ne vous faites pas d’illusions, la première impression est toujours la bonne pour un recruteur. D’un œil acéré et en moins de 2 minutes (30 secondes dans certains cas !), il balaye votre CV à la recherche du lien entre le poste proposé et 3 informations principales :
vos compétences, votre expérience professionnelle, votre formation.
« Après ce premier tri, il reste en moyenne 30 à 40 % des candidatures reçues, déclare Sébastien Laboutade, DRH du groupe Altimate, car le reste ne répond pas aux exigences de l’annonce.
Cependant, d’autres éléments peuvent accrocher le recruteur :
des noms vendeurs (école ou entreprise connue) par exemple, ou toute information qui crée une « connexion » avec le poste à pourvoir.
Par ailleurs, comme l’indique Noël Feunteun, responsable recrutement pour GFI Informatique : « certaines entreprises sont plus ouvertes que d’autres, et retiennent des candidatures atypiques aussi ».
Une deuxième lecture plus attentive des CV retenus permet au recruteur de préparer la seconde phase de la sélection : l’appel téléphonique.
Un coup de téléphone décisif
Il reste toujours des questions en suspens après la lecture d’un CV.
Si vous avez passé la première étape avec succès, un appel téléphonique viendra le compléter.
Il s’agit d’abord pour le recruteur de vérifier certaines informations.
Si vous avez déclaré être bilingue par exemple, il va vous tester (il est souvent déçu sur ce point d’ailleurs !).
Certains ont inscrit qu’ils sont diplômés, on découvre qu’ils sont en dernière année d’études… d’autres se montrent plus évasifs sur leur poste actuel, etc. , relate Sébastien Laboutade.
Bref, une vérification qui n’est pas inutile !
Cet appel permet aussi au recruteur d’éclaircir les « zones d’ombres » de votre CV (pourquoi des changements d’employeur fréquents, pourquoi ne pas être allé au bout de tel diplôme…) et de vous questionner sur d’autres aspects tels votre mobilité, votre disponibilité, et parfois même vos prétentions salariales.
Mais ce n’est pas tout.
Il veut « sentir » votre personnalité : comment vous vous exprimez, si vous êtes à l’aise, toujours motivé pour le poste, etc.
Ce second écrémage permet de conserver 15 à 20 % des candidatures initiales.
Les profils qui semblent les plus pertinents se verront proposer un rendez-vous rapidement.
Ce qu’ils apprécient:
Soignez la forme : vous gagnerez des points.
Si le CV est précis et synthétique, on en déduit logiquement que la personne est rigoureuse , confirme Sébastien Laboutade. -
Mettez un titre (et le bon) : trop de candidats oublient encore de mettre un titre ; certains le font mais il ne correspond pas toujours au poste.
Allez à l’essentiel : rien de plus agaçant que de chercher l’information dans un CV.
Elle doit sauter aux yeux du recruteur.
Les compétences-clés doivent être mises en avant.
Si on est bilingue cela doit apparaître de suite , conseille Noël Feunteun.-
Donnez des informations factuelles : tel un détective, le recruteur apprécie les faits, et encore les faits.
Pour les commerciaux, indiquez des chiffres, pour les managers, le nombre de personnes encadrées…
Les CV qui les font fuir-
Le CV intitulé « Curriculum Vitae » : bien sûr que c’est un CV, pas besoin de le préciser…-
Le CV rempli de fautes d’orthographe est la bête noire des recruteurs, et ce quel que soit le secteur d’activité. C’est bien sûr carrément éliminatoire pour certains postes. -
Le CV « carnaval » : rempli de couleurs ou autres décorations, il perturbe fortement la lecture. Si ce n’est peut-être dans certains secteurs (et encore faut-il faire preuve de bon goût), il est à proscrire.-
Le CV qui veut trop en dire : « ce matin encore, j’ai reçu un CV de 16 pages ! », raconte Sébastien Laboutade. Vraiment trop pour quelqu’un qui n’a que quelques minutes à vous consacrer. N’oubliez pas que votre CV ne doit pas tout dire, mais donner envie de vous rencontrer.-
La photo prise avec la webcam : un peu floue, avec en arrière-plan le mur de votre chambre où trône un poster des Red Hot’… Mauvais effet garanti.

martedì 16 dicembre 2008

Eros :le italiane preferiscono gli spaghetti alle vongole


Eros e cibo: le italiane preferiscono gli spaghetti!
Ostriche e champagne addio!

Per sedurre a tavola può bastare un semplice piatto di spaghetti. *Lo rivela un nuovo sondaggio europeo.
In tempo di crisi anche il gusto si fa sobrio.
Così le italiane, archiviati ristoranti e cibi sofisticati, invitano a casa il partner e cucinano menu intimi, ispirandosi alle ricette della tradizione.

È quanto emerge dalla ricerca Amore e Cibo lanciata dall'Osservatorio sull'amore di Meetic e condotta in cinque Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna) su oltre 5mila persone, tra i 18 e i 64 anni.

Secondo lo studio, in Italia si assiste a un ritorno alla semplicità: il classico piatto di spaghetti (meglio se condito con vongole veraci) è considerato irrinunciabile dal 50 per cento delle italiane, in pratica da una donna su due.
A detta delle intervistate, il gesto di avvolgere gli spaghetti con la forchetta o, meglio ancora, quello di dividere uno spaghetto col proprio partner, crea una grande complicità, trasformandosi in un vero e proprio momento di seduzione.
Alla pasta si affianca non champagne, ma un buon bicchiere di vino italiano, per il 66 per cento delle donne italiano.

Diversa la situazione negli altri Paesi europei.

Per le donne francesi (66 per cento), il piatto top della seduzione è sofisticato e chic: ricette a base di cibi esotici accompagnati da champagne o vini pregiati.

Stile "caliente" per le Spagnole che puntano sul pesce ed eleggono il branzino al pepe verde piatto afrodisiaco per eccellenza. Da bere? Un buon bicchiere di fruttato vino bianco.

In Gran Bretagna, invece, per risvegliare la passione del partner due donne su tre (66 per cento) ricorrono alla cioccolata calda speziata al peperoncino oppure a cremosissimi Pudding.

Per il 76 per cento delle Tedesche, infine, il motore della seduzione a tavola si identifica con il dessert: una delicata Mont Blanc, ricoperta di soffice panna montata è il non plus ultra.

La felicità é contagiosa




Tendenze : la felicità è una cosa contagiosa!
Una ricerca rivela: la felicità agisce come un virus.
In attesa che la diffusione sia rapida e globale, i primi focolai cominciano nel mondo della musica, del cinema e della moda..

Il film di Natale:
Giunto da poco nelle sale
Happy go lucky, tradotto "La felicità porta fortuna", racconta il quotidiano normalmente eccezionale di una maestra capace di irradiare buonumore e riuscire simpatica a tutti.
Se ne discute sul Barbablog di Daria Bignardi

Così si irradia la felicità:
Sull'ultimo numero del British Medical Journal i professori James H. Fowler e Nicholas A Christakis raccontano nei dettagli i risultati di un loro studio pluriennale sui meccanismi di propagazione della felicità in una comunità di oltre 5000 individui.
Il dato più eclatante?
Pare che la felicità delle persone dipenda anche da quella degli individui con cui sono in contatto. Corollario: convivere con una persona felice, aumenta la felicità personale dell'8%.
Avere un amico che abita nel raggio di 1,5 km da casa, può renderci del 25% più felici.

Un libricino mantra:
Nasce come storia illustrata per i bambini ma in poche pagine (36) sa mettere di buon umore anche gli adulti (anche perché costa pochissimo).
Mister Sorriso è uno dei tanti personaggi smart inventati dall' inglese Hargreaves Roger, scomparso giusto 20 anni fa, rieditato oggi da Mondadori.

Manifestation des nus à Paris


Statut précaire, salaire navrant, fin du cornet, il n'en fallait pas plus pour les modèles des Beaux-Arts de la Ville de Paris pour monter au créneau.

Et ils l'ont fait à leur manière puisqu'ils ont posé nus devant la direction des Affaires culturelles à Paris, formant un joli tableau sur des airs de Radeau de la Méduse avec, en guise de haubans, les drapeaux de la CGT et de FO.
Pour protester contre des salaires en baisse, les modèles des Beaux-Arts ont posé nus lundi devant la direction des Affaires culturelles à Paris, au 31 rue des Francs-Bourgeois.

En majorité employés par la ville de Paris, ils protestaient contre une décision de la capitale d'interdire « le cornet », cette feuille de dessin enroulée dans laquelle les étudiants déposent un peu d'argent s'ils sont satisfaits de la prestation du modèle.
Cette pratique était encore tolérée, malgré son interdiction, pour compenser de très minces fiches de paie. Le cornet représentait un quart de leurs revenus, selon certains modèles.

Payés 10 euros de l'heure, certains, installés dans la profession, avouent souffrir car pour gagner correctement sa vie un modèle doit poser neuf heures par jour, dimanche compris.
De l'autre côté, les étudiants se plaignent de devoir donner de l'argent à chaque séance, en plus de leurs frais d'inscription annuels.
Telle est la raison invoquée par la directrice pédagogique des Ateliers beaux-arts de la ville de Paris qui a conduit à la suppression du cornet.
Une exposition intitulée Figures du corps, une leçon d'anatomie à l'Ecole des Beaux-Arts prévue jusqu'au 4 janvier 2009, offre aux modèles un nouvel appui.
Ils réclament un tarif horaire de 27 euros brut pour y participer.

De son côté, la mairie de Paris accepte de revoir sa position sur le statut précaire de ces modèles, en posant une condition, « il faut que l'Etat et l'Ecole des beaux-arts suivent », selon Christophe Girard, adjoint à la culture.

Femmes américaines : Internet mieux que le sexe


Près d'une Américaine sur deux (46%) pourrait se passer de toutes relations sexuelles pendant deux semaines, mais pas d'internet, selon une étude publiée lundi par le fabricant de microprocesseurs Intel.

En revanche, 30% des hommes seulement feraient le même choix, selon cette enquête menée auprès de 2.119 adultes par l'institut Harris Interactive.

Reste que l'accès à la toile est tout de même jugé "très important", "important" ou "assez important" par 95% des Américains. 87% estiment que l'internet leur a déjà permis d'économiser de l'argent, 78% qu'il leur permet de mieux rester en contact avec leurs amis et leurs proches.

Cette étude révèle en outre que la liaison internet est en tête des dépenses jugées incontournables: elle est privilégiée par 65% des Américains, devant l'abonnement à la télévision par câble (39%), les repas au restaurant (20%), les achats de vêtements (18%) ou un abonnement à un club de sport (10%).

Une large majorité (58%) d'Américains préfèreraient renoncer à la télévision pendant deux semaines plutôt que de renoncer à l'internet pendant une semaine.
Pas étonnant, relève Intel, dans la mesure où beaucoup de films et émissions de télévision sont disponibles avec une connexion à large bande.

L'enquête a été menée du 18 au 20 novembre et ne précise pas la marge d'erreur.

La culture française peut-elle s'exporter?



Photos: Catherine Deneuve pendant le tournage de «Place Vendôme» en 1998


Voilà un an que la polémique enfle autour de «la mort de la culture française». C’était le titre d’un article paru en 2007 dans le magazine «Time» et signé Donald Morrison; c’est devenu en 2008 un livre du même journaliste américain («Que reste-t-il de la culture française?», aux éditions Denoël). Entre les deux, 2008 a été un bon cru culturel pour l’Hexagone.

En effet, Marion Cotillard a emporté l’Oscar et le Golden Globe de la meilleure actrice pour son rôle dans «Edith Piaf». Jean-Marie Gustave Le Clézio a reçu le prix Nobel de la littérature. Et Laurent Cantet la palme d’or au Festival de Cannes pour le film «Entre les murs».

Quant à Vincent Cassel et Catherine Deneuve, ils tournent outre-Atlantique.
Où est le problème alors?
Pourquoi la culture française s’exporte moins bien que la culture américaine?
Les critères d’une bonne exportation Selon Donald Morrison, interrogé par 20minutes.fr, un produit culturel s’exporte bien à l’étranger s’il répond à quatre critères.

1. «S’il utilise des techniques de production d’envergure (effets spéciaux, têtes d’affiche…), comme celles dont les studios hollywoodiens se servent pour rendre leurs films impressionnants»
2. «S’il évoque des thèmes universels comme la vie, la mort et l’amour»
3. «S’il se fait l’écho du monde réel, que cela soit socialement, politiquement ou écologiquement. Le but: que l’oeuvre soit connectée avec le quotidien du lecteur-spectateur»
4. Et «s’il est doté d’un plan marketing fort». Grâce à cela, «le plasticien Damien Hirst, l’écrivain Philip Roth ou le ténor Luciano Pavarotti sont connus à l’international, quasi indépendamment de leur talent.»

Cible marketing
«La culture n'est pas un concours de beauté, on ne juge pas du niveau culturel d'un pays au nombre d'écrivains que peuvent citer les quidams à l'autre bout de la planète ni au Top 50 des meilleures ventes mondiales», fustige Jérôme Clément, le patron d'Arte dans «Le Monde» ce lundi.
La stratégie décrite par Morrison consiste à «cibler d’abord un public puis à élaborer un produit culturel qui collera à ce public», explique à 20minutes.fr Dominique Viart, professeur de littérature française à Lille-III et organisateur d’un colloque sur «la littérature française du XXe siècle lue de l’étranger».
On peut faire monter le buzz sur les romans de Michel Houellebecq, Christine Angot et Frédéric Beigbeder, reprend l’universitaire, mais ce sont des bouquins dont, trois ans plus tard, «on ne se souvient plus».
Au contraire, les «ouvrages qui restent se sont installés de façon plus insidieuse», comme «L’Elégance du Hérisson», de Muriel Barbery, «pas calculé pour marcher» et pourtant arrivé parmi les meilleures ventes de romans français en 2007.
«La littérature française ne fonctionne pas sur des coups commerciaux, insiste Dominique Viart, elle donne la part belle à la créativité de son auteur et à la sensualité des mots.»
Pas au fait que les personnages des fictions, bien typés, seraient «susceptibles d’être adaptés au cinéma, comme le pratique la littérature américaine.»
Protectionnisme culturel?
Or cette recette franco-française ne convainc pas toujours.
Est-ce à cause d’un quasi-protectionnisme anglo-saxon?
La ministre de la Culture Christine Albanel le déplore depuis plusieurs mois: «Si la France accueille beaucoup de films étrangers, ce n’est pas vrai de tous les autres pays, dont certains ne sont pas si accueillants.
Quand les Etats-Unis ont interdit "Les Choristes" au moins de 12 ans, c’est une mesure d’entrave.»
Outre Proust, Beckett et Beauvoir, étudiés dans les milieux universitaires, «la culture américaine et hispanique d’importation s’auto-suffisent outre Atlantique, reprend Dominique Viart.
Du coup, ils traduisent très peu de littérature étrangère».
Au final, voir ou lire de la culture française, c'est «faire acte de résistance contre la la globalisation américaine».
Presque un acte politique.

mercoledì 10 dicembre 2008

Playboy déshabille Emma de Caunes


Décidément, le magazine français Playboy réussit à faire poser nues celles… qu'on n'attend pas ! Après Juliette Binoche et Lou Doillon, c'est au tour de l'actrice Emma de Caunes d'être la star du numéro de janvier 2009 !
La fille d'Antoine de Caunes a été shootée sous tous les angles par la talentueuse

Ellen Von Unwerth.
"L'idée me faisait marrer mais cela dépendait vraiment du photographe.

Je voulais le faire avec quelqu'un qui respecte ma personnalité et avec qui je m'amuse.

J'ai vraiment passé ma journée dans la peau d'une fausse Marie-Antoinette, trashy, punky. C'était hyper marrant.

Pour le coup, je l'ai vraiment pris comme un rôle."
Et qu'en a pensé son papa ?

domenica 7 dicembre 2008

Changement à La Scala


La direction de la Scala de Milan a annoncé sans explications que le ténor américain

Stuart Neil interprétera le rôle titre du Don Carlo de Verdi lors de la première dimanche soir à la place de Giuseppe Filianoti.

Le bref communiqué de la Scala a annoncé ce remplacement moins de 24 heures avant la prestigieuse représentation artistico-mondaine dont la diffusion en direct est programmée par de multiples chaînes de télévision étrangères.

Giuseppe Filianoti, prévu pour ce rôle, avait assuré vendredi l'avant-première devant 1.700 jeunes enthousiastes invités au prix attractif de 10 euros. Cependant, malgré la règle de l'embargo imposée aux médias avant la première, des informations avaient fait état d'un Don Carlo en petite forme vocale.

Le ténor italien a laissé éclater son amertume dimanche dans le Corriere della Sera, affirmant ne pas comprendre la décision de la direction du théâtre.

"Ils m'ont dit qu'ils font cela pour me protéger, qu'ils diront que je suis souffrant et que je ne peux pas chanter ni à la première, ni à la seconde" représentation, a-t-il raconté au journal milanais.

Selon lui, le remplacement ne lui a été notifié que pour les deux premières représentations.

Têtes couronnées, membres de la jet-set, politiques, patrons de l'industrie et de la finance et artistes de renom se pressent chaque année à la Scala de Milan pour les premières programmées le 7 décembre, jour de la Saint Ambroise, patron de la ville.

Le début de la saison à la Scala avait été marqué par l'annulation de plusieurs représentations en raison de grèves du personnel mais un accord signé lundi entre la direction et les syndicats a levé toute menace de ce type pour dimanche soir.

sabato 6 dicembre 2008

El Che ha detto..



Siate sempre capaci di sentire nel più profondo

qualunque ingiustizia commessa contro chiunque,

in qualunque parte del mondo.

Ernesto Che Guevara

L'Italia é un paese di veline, le donne sono solo oggetti


L'accusa del Financial Times:
"Dimenticato il femminismo"

Per il giornale sono trattate peggio solo a Cipro, Egitto e Corea

Fin dal titolo, è un'accusa senza mezzi termini: "La terra che ha dimenticato il femminismo", sovraimpresso sul noto cartellone pubblicitario di Telecom Italia in cui Elisabetta Canalis, seduta a gambe incrociate con un telefonino in mano, piega il busto in avanti, in una posizione non proprio comodissima, rivelando una generosa scollatura.

E' la copertina dell'inserto patinato del Financial Times , che in un articolo di quattro pagine denuncia severamente il trattamento riservato alle donne nel nostro paese: l'uso di vallette seminude in ogni genere di programma televisivo, gli spot pubblicitari dominati da allusioni sessuali, il prevalere della donna come oggetto, destinata a stuzzicare "i genitali dell'uomo, anziché il cervello".

Non solo: secondo l'autore del servizio, Adrian Michaels, corrispondente da Milano dell'autorevole quotidiano finanziario, potrebbe esserci un legame fra l'onnipresenza di maggiorate in abiti discinti sui nostri mezzi di comunicazione e la scarsità di donne ai vertici della politica, del business, delle professioni in Italia.
Arrivato a Milano tre anni fa da New York insieme alla moglie, Michaels ammette di essere rimasto stupefatto dal modo in cui televisione e pubblicità dipingono le donne; e ancora più sorpreso dal fatto che apparentemente nessuno protesta o ci trova qualcosa di male. Come esempi del fenomeno, oltre al cartellone della Canalis per la Telecom, cita le vallette del gioco a quiz di Rai Uno L'eredità, la pubblicità dei videofonini della 3, le vallette di Striscia la notizia, l'abbigliamento della presentatrice sportiva Ilaria D'Amico di Sky Italia.

L'articolo considera quindi una serie di dati da cui risulta che le donne italiane sono fra le più sottorappresentate d'Europa nelle stanze dei bottoni: il numero delle parlamentari, 11 per cento, è lo stesso di trent'anni fa; nelle maggiori aziende italiane le donne rappresentano solo il 2 per cento dei consigli d'amministrazione (rispetto al 23 per cento nei paesi scandinavi e al 15 negli Stati Uniti); e un sondaggio internazionale rivela che la presenza di donne in politica, nella pubbica amministrazione e ai vertici del business è più bassa che in Italia soltanto a Cipro, in Egitto e in Corea del Sud.

"La mia sensazione è che il femminismo, dopo importanti battaglie per il divorzio e l'aborto, da noi non esista più", gli dice il ministro Emma Bonino, interpellata sul tema.

Altri fattori aumentano le difficoltà delle donne ad avere una diversa posizione sociale, osserva il quotidiano londinese: il lavoro part-time è raro in Italia (15 per cento della forza lavoro rispetto al 21 in Germania e al 36 in Olanda), cosicché le donne che cercano di giostrarsi tra famiglia e carriera sono spesso costrette a scegliere l'una o l'altra.

L'articolo ricorda un discorso del governatore della Banca d'Italia Draghi secondo cui il nostro è uno dei paesi europei in cui meno donne tornano all'occupazione dopo la maternità. Un altro motivo è che gli orari dei negozi ("impossibile fare la spesa il lunedì mattina, il giovedì pomeriggio, la sera e la domenica") complicano la vita della donna che lavora, su cui continua comunque a pesare la responsabilità di casa.

La lettera di Veronica Berlusconi pubblicata da Repubblica, in cui chiedeva le pubbliche scuse di Silvio per il suo comportamento con le donne, potrebbe segnalare l'inizio di un cambiamento, ipotizza Michaels.

Ma uno dei pubblicitari da lui intervistati avverte: "L'Italia è indietro nel modo in cui sono trattate le donne rispetto ad altri paesi, ma abbiamo un metro per giudicare cos'è accettabile diverso dal vostro. Gli uomini e le donne italiani non saranno mai come gli uomini e le donne britannici".

Donne italiane all'estero :premio "Femmes d'Europe 2008"

Nei giorni scorsi a Maria Rita Saulle è stato consegnato per l'Italia il premio ’’Femmes d’Europe 2008", per la sua lunga e prestigiosa attività internazionale in favore dei diritti umani e per la sua militanza in favore dell’uguaglianza uomo-donna.
Mentre il presidente Pöttering, in presenza delle dodici vincitrici nazionali, ha premiato l’ex ministro rumeno Monica Macovei.
Alla vincitrice italiana, la Professoressa Saulle, prima e unica donna giudice della Corte Costituzionale, è stata offerta anche la presidenza onoraria dell’associazione europea. Nel presentare le dodici candidate al premio europeo, vincitrici a livello nazionale, Rodi KRATSA, Vicepresidente del Parlamento europeo e Presidente dell’Associazione Internazionale per la promozione delle donne europee (AIPFE), ha ricordato che il riconoscimento è stato creato nel 1987 per rendere omaggio alle europee che contribuiscono, tramite la loro azione, alla realizzazione dell’Europa unita.
«Più che una competizione tra candidate - ha spiegato - il Premio permette una migliore visibilità dell’opera delle vincitrici a livello nazionale e può servire da modello d’impegno per l’impresa europea».
Ha poi spiegato che la procedura d’elezione ha posto in evidenza «donne esemplari» provenienti da orizzonti molto diversi, con esperienze professionali e sociali multiple, che condividono l’ideale di un’Europa «umana, democratica, efficace per i cittadini e solidale con tutti i popoli del mondo». Delle donne straordinarie, ha sottolineato, «che hanno reso il compito della giuria estremamente difficile».
Maria Rita Saulle, Professore ordinario di diritto internazionale nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma "La Sapienza" (la prima in Italia), dal 2005 è l'unica donna giudice della Corte Costituzionale.
In precedenza, oltre ad aver insegnato in diverse Università, istituendo anche nuovi corsi e dottorati di ricerca, è stata docente stabile di "Diritto delle Comunità europee" presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Ha svolto e svolge attività di conferenziere e relatore in congressi e convegni scientifici presso Università italiane e straniere e presso enti internazionali, ed è componente di diverse commissioni e comitati governativi, compresa la commissione nazionale per la Parità uomo-donna presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1984 al 1992.
Esperta del Ministro per le Politiche Comunitarie dal 1991 al 1993, ha ricoperto vari incarichi internazionali, come ad esempio negoziatore per l’Italia della Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti del bambino (1986-1989), membro della delegazione italiana alla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne (Nairobi 1985), delegata dell’Italia alla Convenzione mondiale sulle pari opportunità dei disabili, membro della delegazione italiana all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite negli anni 1987, 1989, 1990,1991, 1999, capo delegazione al Colloquio del Consiglio d’Europa sulla violenza in famiglia del 1987, nonché vicepresidente della Conferenza mondiale dell’UNESCO su “Le donne dall’istruzione al lavoro" del 1987. Componente della delegazione italiana alle Conferenze dell’UNESCO dal 1981 al 2005, ha negoziato per l’Italia le “norme standard" approvate dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1992.
Nel 1996 il Presidente della Corte europea dei diritti umani l’ha nominata Presidente della Commissione per la restituzione dei beni immobili ai profughi ed ai rifugiati prevista dagli accordi di Dayton.
Nel 2004 ha formulato una definizione di “terrorismo internazionale”, proposta alle Nazioni Unite.
Ha pubblicato, in Italia e all’estero, 35 volumi, inclusi testi universitari adottati per l’insegnamento in varie Università italiane vertenti su temi di diritto internazionale, diritto internazionale privato, diritto dell’Unione europea, organizzazione internazionale e diritti umani. Dirige la collana "Scienze del Diritto e dell’Economia" edita dalle Edizioni Scientifiche Italiane.
Sul piano della divulgazione collabora a varie testate, per le quali ha scritto più di 800 articoli raccolti nel libro “Relazioni internazionali e diritti fondamentali, 1981-2005 - Cronache e opinioni”.

Chez Angelina à Paris






Dégustation de macarons d'exception, pour les fêtes, signés Swarovki chez ANGELINA, le salon de thé de la Rue de Rivoli à Paris.

En ce mois de décembre plutôt frileux on apprécie le mythique salon de thé Angelina pour son chocolat chaud et ses douceurs.
On l'aime d'autant plus cette année puisque l'on peut y déguster un macaron unique signé Swarovski.
Avec une coque argentée parsemée de violette cristallisée, ce macaron illumine nos papilles et nous donne une parfaite excuse pour faire une pause chez Angelina au milieu de notre journée parcours du combattant cadeaux de Noël.

Angelina 226 rue de Rivoli 75001 Paris ou 2 place Maillot 75017 Paris
La fiche du salon de thé : Voir







venerdì 5 dicembre 2008

Best of blogs


BEST OF BLOGS CONTRO LA CENSURA

Sono i blog di denuncia, soprattutto quelli postati dai paesi in cui non c'e' liberta' di espressione, i siti che piu' di tutti continuano a dimostrare quotidianamente la potenza dirompente del web.

E' quanto si riscontra analizzando la lista dei premiati dal Best of the Blogs, l'iniziativa promossa annulamente dalla tv tedesca Deutsche Welle.

Il vincitore di quest'anno è Generaciòn Y, realizzato dalla cubana Yoani Sánchez, la quale per il suo weblog, che racconta la vita quotidiana vissuta sotto il regime di Castro, ha già ricevuto riconoscimenti internazionali (che però non ha potuto ritirare) e ha suscitato l'ira del dittatore comunista.

Il titolo di ''Miglior Videoblog'' è stato assegnato, invece, a Voices of Africa.

Si tratta di un sito redatto in inglese da giornalisti muniti di smartphones che postano da diverse parti dell'Africa notizie sulla cronaca locale.

Il sito russo Radio Grinch ha vinto come ''Miglior Podcast'', mentre i premiati nella categoria ''Reporter senza frontiere'' sono 4equality (redatto da dissidenti iraniani)

e il blog di Zeng Jinyan, moglie del celebre difensore dei diritti umani in Cina Hu Jia, che descrive la sua vita sotto il costante controllo del regime.

I weblog valutati sono scritti in undici lingue: arabo, cinese, francese, indonesiano, inglese, olandese, persiano, portoghese, russo, spagnolo e tedesco.

I blogger di lingua italiana, dunque, non avevano alcuna speranza di essere menzionati.